Carlo Goldoni (1707-1793) racconta nelle sue memorie di essere stato diverse volte a Chioggia. Qui fece la sua prima esperienza di lavoro come aggiunto coadiutore della cancelleria, personaggio che troviamo nelle sue “Baruffe Chiozzotte”, l’ultima commedia rappresentata a Venezia prima della partenza di Goldoni per Parigi.
Nelle “Baruffe Chiozzotte” Goldoni rappresenta la Chioggia del Settecento, costituita soprattutto dalla comunità di pescatori, marinai e donne, rivelandone i loro costumi, il loro linguaggio particolare, la loro allegria e la loro malizia. Lo scrittore rappresenta il popolo chioggiotto che si ritrova in calle, nella strada, nella piazza, nel luogo dove cresce, dove vive, dove passava il tempo lavorando e chiacchierando. Grazie proprio alla sua esperienza di coadiutore del cancelliere, riuscì a ritrarre il popolo chioggiotto in profondità, trasmettendo ancor oggi la vivacità, lo scontro, il confronto, i giochi di parole del volgo, perché come lui affermava il “merito della Commedia è l’esatta imitazione della natura”, la natura di una città “bella e ricca… piantata anch’essa nelle Lagune”.
La città di Chioggia ripropone spesso la messa in scena delle “Baruffe Chiozzotte”, rappresentate da varie compagnie locali. Assistere a questa rappresentazione teatrale è un’esperienza unica, un tuffo nel passato settecentesco di Chioggia, ancora presente nel suo tessuto urbano. Lo spettacolo delle Baruffe è come un benvenuto per i turisti che scelgono di visitare questa splendida località, con le sue calli, campielli, ponti e canali.