Cosa vedere a Isola Verde
Carta d'identità
La splendida località di Isolaverde è situata tra le foci del fiume Brenta e Adige.
Questo ambiente fatto di dune conserva tuttora le caratteristiche peculiari di flora e fauna.
Ancor oggi questo lido viene chiamato Isola perché è staccato dalla terraferma da un canale (in parte interrato, ma che dovrebbe essere presto ripristinato) chiamato Adigetto, che metteva in comunicazione i fiumi Brenta e Adige.
Isolaverde è il frutto di imponenti bonifiche agrarie.
Infatti grazie ai suoi terreni sabbiosi, offre l’habitat ideale per la coltivazione di alcuni prodotti tipici, in particolare le patate, le carote e negli ultimi decenni soprattutto il radicchio rosso di Chioggia Igp.
E’ un bellissimo centro turistico ben attrezzato con appartamenti, villaggi vacanze, camping, residence, stabilimenti balneari, darsene, piscine e solarium.
Qui il contatto con la natura e la tranquillità di una vacanza lungo i fiumi Brenta e Adige, al mare sono le caratteristiche che contraddistinguono questa realtà balneare.







Isolaverde nella storia
Isolaverde un tempo veniva chiamata Isola del Bacucco.
Anticamente era l’estremo lembo meridionale della Laguna di Venezia, ch
e si estendeva molto più a sud rispetto all’odierna superficie, e il porto di Brondolo, nel punto in cui ora sfocia il Brenta-Bacchiglione, costituiva una delle otto bocche di porto della Laguna e risultava il suo cordone litoraneo più meridionale.
Tra canneti e dune, si alternano gli orti e su questi terreni (compresi nella frazione di Ca’ Lino) una volta sorgevano grossi fondi di proprietà di poche famiglie benestanti, fra cui i Conti Comello, che li utilizzavano prevalentemente per la caccia.
Ancor oggi è visibile anche se in parte diroccata un’antica corte con una serie di costruzioni rurali.
In seguito quest’area divenne una sorta di estensione degli orti di Sottomarina e negli anni ’70 si sviluppò il turismo balneare.

